domenica 7 febbraio 2010

DISINFETTANTI: GLUTARALDEIDE

Glutaraldeide

La glutaraldeide - una dialdeide saturata - è considerata un disinfettante di alto livello e uno sterilizzante chimico. La soluzione è sporicida solo se alcalinizzata a un pH da 7,5 a 8,5; una volta attivata si può conservare per 14-28 giorni. Le nuove formulazioni di glutaraldeide rimangono stabili più a lungo. L'attività antimicrobica dipende dal disinfettante e dalle condizioni di uso (per es.: la diluizione, la presenza di materiale organico). Le preparazioni alcaline hanno un maggiore effetto antimicrobico e sono meno corrosive di quelle acide. La glutaraldeide è molto usata per le sue eccellenti proprietà battericide, ma anche per l'attività in presenza di materiale organico, per l'effetto non corrosivo su endoscopi, termometri e plastica e per quello non coagulante su materiale proteico.Una soluzione acquosa di glutaraldeide al 2 per cento tamponata a un pH di 7,5-8,5 con bicarbonato, è efficace sui batteri vegetativi in meno di 2 minuti; sul Micobatterio tuberculosis e sui virus in meno di 10 minuti; sulle spore dei Bacillus e dei Clostridium in 3 ore (le spore del Clostridium difficile muoiono in 20 minuti). Per l'attività battericida della glutaraldeide su diverse concentrazioni del Micobatterium tuberculosis (inattivazione da 2,4 a >5 logs in 10 minuti e da 4 a 6,4 logs in 20 minuti), esistono dati contrastanti: sono stati trovati micobatteri glutaraldeide resistenti nel liquido di lavaggio degli endoscopi, ma non è nota la rilevanza clinica di queste segnalazioni. Molti studi consigliano, quindi, un'esposizione minima di 20 minuti alla glutaraldeide al 2 per cento per uccidere anche questi batteri.La glutaraldeide è attualmente utilizzata come disinfettante ad alto livello per endoscopi, materiali per la terapia respiratoria o per la dialisi , trasduttori, materiali per l'anestesia, tubi per la spirometria, emodializzatori; la sua tossicità e il costo ne sconsigliano l'uso su superfici non critiche.Le concentrazioni di glutaraldeide nei bagni per gli endoscopi scendono dal 2 all'1,5 per cento, dopo 10 giorni e dall'1 allo 0,27 per cento dopo 4 giorni. La concentrazione minima per ottenere una disinfezione ad alto livello varia dall'1 per cento fino a oltre l'1,5 per cento. La glutaraldeide può provocare proctite (occorre sciacquare accuratamente i rettoscopi) e cheratopatia per gli strumenti oftalmologici. Se la stanza è poco ventilata, se il liquido schizza sul pavimento o se gli strumenti sono immersi in contenitori o vasche scoperte è possibile un'esposizione elevata ai vapori di glutaraldeide per gli operatori. Per limitarla va migliorato l'impianto di ventilazione (da 7 a 15 cambi di aria per ora), usando vasche

coperte e sistemi di protezione per non esporre cute e mucose (maschere filtro). I vapori di glutaraldeide irritano occhi, naso e gola anche a concentrazioni di 0,2 ppm: tra gli operatori sono state segnalate epistassi, dermatiti allergiche da contatto, asma e riniti.

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