domenica 7 febbraio 2010

DISINFETTANTI: ALCOL

Alcol
L'alcol, che agisce denaturando le proteine, ha un rapido effetto battericida (più che batteriostatico), contro le forme vegetative di batteri, il bacillo di Koch, i virus e i funghi, ma non è sporicida. L'attività battericida si riduce notevolmente se diluito a concentrazioni inferiori al 50%: la sua concentrazione ottimale è quindi tra il 60 e il 90 %. L'alcol non è raccomandato per la sterilizzazione dei materiali medico-chirurgici per l'assenza di effetto sporicida e per l'incapacità di penetrare nei materiali altamente proteici: all'uso per sterilizzare strumenti chirurgici contaminati con spore batteriche sono state collegate infezioni mortali da Clostridium. L'incapacità di inattivare le spore (e per quanto riguarda l'alcol isopropilico, di uccidere virus idrofili come l'echovirus e il coxakie virus) non fa considerare l'alcol - sia l'etilico che l'isopropilico - un disinfettante ad alto livello, mentre è più efficace per disinfettare termometri e fibroscopi, piccole superfici come i tappi di para delle fiale, le superfici esterne (es.: gli stetoscopi, i ventilatori ecc.), i manichini per la rianimazione cardiopolmonare o le aree per la preparazione dei farmaci. Le indicazioni in letteratura sull'efficacia dell'alcol isopropilico al 60% nella disinfezione delle parti terminali dei trasduttori in ambienti controllati e sulla sua inefficacia in terapia intensiva, non sono uniformi. L'alcol danneggia la montatura degli strumenti con lenti, deforma e indurisce la gomma e alcuni tubi di plastica, danneggia la punta dei tonometri (deteriora la colla di fissaggio) dopo circa un anno di uso routinario. La superficie dei tonometri immersi in alcol per 4 giorni diventa ruvida e può danneggiare la cornea: sono stati segnalati casi di opacizzazione della cornea quando il tonometro è stato passato con l'alcol immediatamente prima della misurazione della pressione intraoculare. L'alcol è infiammabile e va conservato in ambiente fresco e ben ventilato; evapora rapidamente, quindi, i tempi di contatto (salvo che l'oggetto sia immerso) sono sempre limitati.

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