lunedì 13 dicembre 2010

Accusate di omicidio colposo: avrebbero trascurato la donna senza accorgersi dell' allarme Anziana morì soffocata dal fumo due infermiere davanti al giudice

NURSING UP UNICO SINDACATO INFERMIERISTICO RAPPRESENTATIVO IN ITALIA REPUBBLICA TORINO Accusate di omicidio colposo: avrebbero trascurato la donna senza accorgersi dell' allarme Anziana morì soffocata dal fumo due infermiere davanti al giudice Accadde al Convitto Principessa Felicita cicalino spostato perché la nonnina non "disturbasse" AVREBBERO dovuto accorgersi dell'allarme antincendio che aveva rilevato il fumo nella stanza al terzo piano del Convitto «PrincipessaFelicita di Savoia» e che lampeggiava sul display. Ma sarebbe bastato spostare la paziente nel letto ogni due ore, come imponeva la prescrizione medica, perché lei non era auto sufficiente e non poteva muoversi. Non poteva nemmeno chiedere aiuto. Ma quella notte le due infermiere non fecero nulla, e l'anziana Gabriella Poirino, 93 anni, ospite della lussuosa casa di riposo della collina, mori soffocata: l'abat-jour sul comodino era caduto, cominciando a bruciare il materasso, e provocando il fumo che le aveva tolto il fiato. Per questo a processo,ieri mattina, erano imputate con l'accusa di omicidio colposo Patricia Amantchie Gnankon, 45 anni, della Costa d'Avorio, e Aurika Fanea, romena di 40 anni, assistite dagli avvocati Stefania Bruno e Luca Paparozzi. Il pm Gabriella Viglione contesta alle due operatrici della cooperativa che provvedeva a fornire il personale alla casa di riposo,di non essere intervenute la notte del 24 agosto 2003 per salvare l'anziana paziente. L'allarme era suonato alle 3.41 di notte. Ma ad accorgersi di quello che stava capitando fu un'altra ospite del Convitto che, alle 6.40 del mattino, era passata vicino alla stanza e aveva notato il fumo, e forse


sentito gli ultimi gemiti del la donna. Gabriella Poirino non poteva muovere le gambe, e per questo avrebbe dovuto essere girata diposizione ogni due ore. Secondo la procura però le due infermiere non se ne preoccuparono, e non prestarono attenzione all'allarme che era scattano grazie ai rilevatori antifumo. Non venne invece utilizzato il cicalino sonoro a disposizione della paziente: quella notte le era stato spostato, e posizionato lontano dal letto, proprio perché lei non potesse suonarlo, in quanto, secondo quanto è emerso dalle indagini, era una paziente che chiedeva spesso attenzioni. I due figli si sono costituiti parte civile con gli avvocati Giorgio Clemente Grosso e Lamberto Lamberti. 04/05/10

Nursing Up Catania AOU Policlinico Vittorio Emanuele catania@nursingup-sicilia.it Calogero Coniglio NURSING UP UNICO SINDACATO INFERMIERISTICO RAPPRESENTATIVO IN ITALIA

Nessun commento:

Posta un commento