NEWS
Medici e infermieri i lavoratori più stressati
Camici bianchi
e operatori della sanità bombardati da disturbi psico-sociali
legati al lavoro. Tanto che circa il 26% degli occupati nel
settore lamenta forti rischi legati al proprio benessere mentale.
Mentre le donne impiegate nella sanità e nella pubblica amministrazione
sono particolarmente esposte a incappare in questi problemi
Questi i dati presentati dall'ispesi ieri a Roma, in occasione
della XI Giornata nazionale di informazione sulla promozione
della salute nei luoghi di lavoro, in corso nella sala multimediale
dell'Istituto. In generale «è il carico di lavoro eccessivo,
indicato dal 14,5% degli occupati, la principale fonte di stress.
Seguono le manifestazioni di prepotenza e discriminazione (avvertite
da circa il 4,6% dei lavoratori) e le minacce o le violenza
fìsiche sul luogo di lavoro (circa l'1,6%)». Così, spiega l'ispesi,
oltre un milione di lavoratori è «soggetto a fenomeni di discriminazione,
mentre circa 381 mila si dichiarano esposti a minacce o violenze
fisiche».«L'importanza della salute mentale e del benessere
al lavoro è stata riconosciuta anche dall'Organizzazione mondiale
della sanità (Osm)», sottolinea Sergio laviceli, direttore
del Dipartimento di medicina del lavoro. «Al proposito, a livello
europeo è stata presa un'iniziativa per contrastare le problematiche
connesse al benessere, alla prevenzione, al trattamento, cura
e riabilitazione dei problemi di salute mentale, concludendo
due accordi volontari sullo stress correlato al lavoro (2004)
e sulle molestie e la violenza nel luogo di lavoro (2007)».
17/02/10
Nursing Up Catania AOU Policlinico Vittorio Emanuele
catania@nursingup-sicilia.it
Calogero Coniglio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento