mercoledì 17 febbraio 2010

MEDICI E INFERMIERI I LAVORATORI PIU' STRESSATI. DATI ISPESI

NEWS



Medici e infermieri i lavoratori più stressati



Camici bianchi

e operatori della sanità bombardati da disturbi psico-sociali

legati al lavoro. Tanto che circa il 26% degli occupati nel

settore lamenta forti rischi legati al proprio benessere mentale.

Mentre le donne impiegate nella sanità e nella pubblica amministrazione

sono particolarmente esposte a incappare in questi problemi

Questi i dati presentati dall'ispesi ieri a Roma, in occasione

della XI Giornata nazionale di informazione sulla promozione

della salute nei luoghi di lavoro, in corso nella sala multimediale

dell'Istituto. In generale «è il carico di lavoro eccessivo,

indicato dal 14,5% degli occupati, la principale fonte di stress.

Seguono le manifestazioni di prepotenza e discriminazione (avvertite

da circa il 4,6% dei lavoratori) e le minacce o le violenza

fìsiche sul luogo di lavoro (circa l'1,6%)». Così, spiega l'ispesi,

oltre un milione di lavoratori è «soggetto a fenomeni di discriminazione,

mentre circa 381 mila si dichiarano esposti a minacce o violenze

fisiche».«L'importanza della salute mentale e del benessere

al lavoro è stata riconosciuta anche dall'Organizzazione mondiale

della sanità (Osm)», sottolinea Sergio laviceli, direttore

del Dipartimento di medicina del lavoro. «Al proposito, a livello

europeo è stata presa un'iniziativa per contrastare le problematiche

connesse al benessere, alla prevenzione, al trattamento, cura

e riabilitazione dei problemi di salute mentale, concludendo

due accordi volontari sullo stress correlato al lavoro (2004)

e sulle molestie e la violenza nel luogo di lavoro (2007)».

17/02/10



Nursing Up Catania AOU Policlinico Vittorio Emanuele

catania@nursingup-sicilia.it

Calogero Coniglio

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